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Il workshop del Master in Strategic Design: un’esperienza di co-design per il terzo settore. Le conoscenze strategiche e progettuali al servizio della lotta allo spreco alimentare.
Secondo gli ultimi dati ISTAT 2024 la povertà assoluta coinvolge 5,7 milioni di persone nel nostro Paese, e colpisce il 14% dei minori, valore record dal 2014. Dal 1989, la rete Banco Alimentare (composta da Fondazione Banco Alimentare ETS e 21 Organizzazioni Banco Alimentare) recupera ogni giorno eccedenze alimentari a scopo sociale per donarle a oltre 7.600 Organizzazioni partner Territoriali (OpT), che raggiungono più di 1.790.000 persone e famiglie in difficoltà.
Per il terzo anno consecutivo, gli studenti del Master in Strategic Design hanno potuto conoscere da vicino le attività di cui si occupa Banco Alimentare e visitare la sede del Banco Alimentare della Lombardia.
Il workshop a cui hanno partecipato aveva lo scopo di applicare le dinamiche del co-design allargato e inclusivo al terzo settore. Tre i brief su cui hanno lavorato gli studenti: Food-raising, Corporate Volunteering e Co-communication.
Per Food-raising s’intendono tutte le attività necessarie a intercettare le eccedenze dell’industria agro-alimentare. Gli studenti hanno proposto idee e piani per consolidare e implementare il network di aziende che collaborano con Fondazione Banco Alimentare, identificando e progettando azioni e strumenti che incentivino le donazioni. In Corporate Volunteering ricadono, invece, le iniziative di volontariato dei dipendenti delle grandi aziende che mettono a disposizione di FBA le loro competenze per task diverse come, per esempio, la selezione e il controllo dei prodotti. In questo caso, la sfida lanciata durante il workshop è stata quella di connettere Corporate Volunteering e fundraising. Gli studenti hanno anche lavorato alla strategia di social marketing di FBA in collaborazione con le aziende agro-alimentari. Il brief di Co-communication ha chiesto loro di selezionare nuovi brand per future campagne e definire un piano di attività strategiche e media, spiegando il valore aggiunto che i nuovi partner possono portare.
I progetti finali sono stati presentati il 22 febbraio. Massimo B. Randone (docente di POLI.design e coach del workshop) sottolinea come: “Pur essendo il primo incarico pratico che gli studenti hanno affrontato nel Master, hanno messo in luce un’ampia gamma di competenze e attitudini: un forte desiderio di imparare, la gioia della progettazione collaborativa e la volontà di portare i risultati ad alta definizione”.
Concetti simili a quelli espressi da Margherita Paleari (anch’essa docente di POLI.design e coach del workshop): “Immaginare il futuro e lavorare con un approccio di back-thinking ha permesso agli studenti di identificare le azioni necessarie a breve termine per implementare i cambiamenti richiesti affinché lo scenario futuro desiderato diventi più realizzabile. Tutti i progetti erano orientati allo scopo, dimostrando un forte desiderio di dare un significato alle azioni e alle iniziative a lungo termine e di impatto per le generazioni future. È stimolante vedere una tale fiducia nel futuro e la convinzione di poterlo plasmare con le nostre idee e i nostri progetti”.