Comunicazione
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Secondo il Market Watch di Banca Ifis l’ecosistema italiano della bellezza, con i suoi luoghi, attori e servizi, produce il 17,2% del Prodotto interno lordo e sono 341.000 le imprese italiane design-driven che annualmente fatturano complessivamente 682 miliardi di euro
Anche la bellezza ha un valore economico tangibile e misurabile: è quello che emerge dallo studio Market Watch realizzato da Banca Ifis in collaborazione con importanti partner, tra cui POLI.design. Il contributo complessivo dell’ecosistema della bellezza al PIL italiano, prendendo a riferimento i valori del 2019, è pari al 17,2%. L’Ufficio Studi ha esaminato le tre dimensioni che compongono l’ecosistema della bellezza italiana: il patrimonio storico, artistico e culturale, e quello naturalistico e paesaggistico; i servizi ad essi collegati (es. trasporti e hospitality) e la produzione dei settori del Made in Italy design-driven, ovvero guidati da logiche estetico-funzionali. In particolare sono 341.000 le imprese design-driven che producono bellezza: rappresentano il 31% delle aziende italiane negli 8 settori produttivi tipici del made in Italy per un fatturato annuo complessivo di 682 miliardi di euro.
«Banca Ifis crede nella cultura e nell’arte come asset strategici di crescita economica e sociale del Paese – spiega Ernesto Fürstenberg Fassio, Vice Presidente di Banca Ifis -. La ricerca realizzata, che ha coinvolto importanti rappresentanti dell’ecosistema italiano della bellezza, evidenzia la ricchezza del nostro patrimonio non solo culturale e paesaggistico ma anche imprenditoriale. Un patrimonio in grado di generare un rilevante valore economico e sociale, da preservare e sostenere».
I risultati dello studio diventano inoltre un’installazione artistica esposta al Padiglione Venezia, di cui Banca Ifis è gold partner, che rappresenta la mappa delle relazioni tra gli attori dell’ecosistema italiano della bellezza.