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Marco Foti, studente del Master e oggi Project & Sales Manager della divisione Yacht del cantiere Sanlorenzo con sede ad Ameglia (SP) e Viareggio.
In occasione del XX compleanno del Master in Yacht Design, abbiamo intervistato alcuni Alumni delle prime edizioni MYD che si sono distinti nel panorama mondiale dello yachting. A voi la nostra intervista a Marco Foti, studente della III edizione del Master e oggi Project & Sales Manager della divisione Yacht del cantiere Sanlorenzo con sede ad Ameglia (SP) e Viareggio.
Scopri la sua esperienza!
1. Puoi dirci “chi sei”, di cosa ti occupi oggi e con quale ruolo all’interno dell’azienda / realtà dove lavori?
Mi chiamo Marco Foti, sono Project & Sales Manager della divisione Yacht del cantiere Sanlorenzo con sede ad Ameglia (SP) e Viareggio. Mi occupo sia di vendite a clienti diretti e sia per tramite dei dealer, con particolare riferimento alle aree Middle East, Grecia, Russia, Balcani e UK. Il mio ruolo di Project Manager “tecnico commerciale” prevede altresì la gestione delle customizzazioni e configurazioni tecniche dei nostri yacht (Sanlorenzo costruisce solo imbarcazioni full “custom”) a seguito di incontri con i Clienti, Delivery e del controllo dei costi di commessa.
2. Qual è stato il ruolo della formazione, e in particolare del Master in Yacht Design del Politecnico di Milano, per arrivare dove sei oggi?
Ho partecipato al MYD del Politecnico di Milano nell’anno 2004, subito dopo la mia laurea quinquennale in Ingegneria Meccanica, c/o lo stesso Politecnico, conferitami nel Dicembre 2003.
Essendo nato e cresciuto in Sicilia, a 50m dal mare di fronte alle meravigliose Isole Eolie, sin da piccolo le barche sono sempre state la mia passione grazie anche a mio padre, e sono quindi cresciuto con il desiderio di trasformarla nel “mio” lavoro del futuro. Il MYD è stato quindi per me il perfetto anello di collegamento tra l’ambiente universitario ed il mondo del lavoro in questo settore, molto impegnativo ma altrettanto appagante e gratificante. Tutte le nozioni apprese al MYD si sono rivelate estremamente utili sin da subito, dal mio primo giorno di tirocinio formativo c/o il cantiere Sessa Marine di Bergamo, iniziato nella seconda metà del 2004. Da lì in poi è stato sempre un crescendo di esperienze, apprendimento e, seppur con grande impegno e dedizione, di grandi gratificazioni personali.
3. Un momento importante o un aneddoto della tua esperienza al Master?
A livello di “momenti importanti” , tutte le esperienze in aula ed in cantiere con i vari “top player” della nautica come i vari Vallicelli, Felci, Musio Sale, Bertorello, Ivana Porfiri, Wally Yacht rimangono indelebili nella mia memoria. L’aneddoto più divertente: in quell’anno la classe del MYD era composta praticamente da tutti “velisti”, mentre gli unici “motoristi” eravamo, oltre al sottoscritto, Francesca Darmian, Chiara Grugni ed Eleonora Berneri. È stato quindi estremamente facile ed immediato formare il nostro “team” di lavoro soprannominato, per l’appunto, “i Motoristi”, con cui abbiam poi portato avanti il progetto di tesi del MYD di una barca molto sportiva da 60 nodi…ovviamente trimotore!
4. La prima parola che ti viene in mente pensando al Master.
TRAMPOLINO DI LANCIO
5. Quale consiglio daresti a un giovane che sogna di diventare yacht designer / di intraprendere questo percorso formativo?
Sarò forse controcorrente, ma il primo consiglio che mi sento di dare è “extrascolastico”: cercate di andar per mare! In qualsiasi modo, sia anche con un piccolo gommoncino di due metri e mezzo, o un gozzetto a remi o una piccola barca a vela: la “vita di bordo” è in assoluto la miglior “teoria” che si possa avere e che vi accompagnerà sempre quando sarà il momento di progettare qualsiasi dettaglio di una imbarcazione, sia tecnico o estetico. Oltre a ciò, il grande punto di forza del MYD è che, a differenza delle classiche facoltà universitarie (es. ingegneria navale) ove l’attività è decisamente sbilanciata dalla parte della teoria, qui si affronta molto di più anche la parte “pratica” , grazie all’interazione diretta B2B con grandi professionisti di della nautica che, in Italia, non ha uguali al mondo.