Comunicazione
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In un ex cappellificio di via Savona 33, è andato in scena la CasadelPresenteFuturo, una vera abitazione con soluzioni d’arredo pensate per le famiglie contemporanee. Un luogo da vivere animato da talk sui nuovi ambienti domestici, tavole rotonde e workshop aperti al pubblico, per professionisti e non, adulti e bambini. Il progetto presenta una visione dell’abitare flessibile e al tempo stessa concreta, tra arredi, complementi e servizi che portano alla luce e incentivano quei rapporti virtuosi che favoriscono il corretto sviluppo: sostenibilità, benessere, biofilia, creatività e attitudine all’ironia. Ad animare lo spazio, insieme ai prodotti di aziende del mondo del design, toys & games e del verde, un calendario di appuntamenti su una pluralità di tematiche legate alle famiglie e all’evoluzione dei loro spazi abitativi. Talk, tavole rotonde e altri eventi, realizzati in collaborazione con esperti e opinioni leader, aperti al pubblico e rivolti a professionisti del progetto e non. Per i più piccoli, invece, sono stati previsti numerosi laboratori creativi distribuiti lungo tutte le sei giornate della Milano Design Week.
Il progetto The Playful Home – La Casa del PresenteFuturo, è realizzato in collaborazione con il Master Internazionale Design for Kids & Toys di POLI.design e il laboratorio di ricerca CILAB (Creative Industries Lab) del Politecnico di Milano e la rivista Style Piccoli.
Hotel Regeneration – la mostra/agorà dedicata al contract torna ad essere, nel 2021, il cuore pulsante di Lambrate.
Nel distretto di Ventura Milano, dal 5 al 10 settembre il FuoriSalone ha voluto dare un segnale di ripartenza del mondo fieristico del design con l’edizione 2021. Ibridazione, contaminazione, alterazione sono le parole chiave che hanno guidato l’happening contenutistico e formale firmato dall’architetto Simone Micheli per il FuoriSalone 2021, dando vita ad uno spazio dedicato all’ospitalità in cui le funzioni si contaminano e gli ambienti si fondono osmoticamente, grazie ad un intelligente uso di tecnologia e materiali connessi al mondo dell’innovazione.
Per l’occasione, si è tenuto un talk per esplorare le ultime tendenze dell’Interior Design per gli spazi dedicati all’ospitalità, promosso dal Master MID in Interior Design del Politecnico di Milano, gestito da POLI.design in collaborazione con SPD Scuola Politecnica Design.
Tra gli appuntamenti dell’evento fieristico HOMI, Il Salone degli Stili di Vita dedicato a complementi d’arredo, oggetti e profumazioni che caratterizzano gli spazi del vivere contemporaneo e i nuovi scenari dell’abitare, all’interno dell’area evento HOMI LAB si è tenuto il talk della Prof.ssa del Corso di Alta Formazione in Olfactive Design Anna Barbara. L’intervento, dal titolo “Olfactive design. The invisible qualities to design”, ha affrontato e reso tangibile l’importanza della nuova disciplina Olfactive Design. Capace di occuparsi di aspetti estetici, ma anche fisiologici, neurologici, comportamentali, spaziali, materici ed emotivi collegati agli interior design, ma anche di outdoor degli spazi che progettiamo e abitiamo, questa nuova e complessa disciplina è fondamentale e imprescindibile nella progettazione degli ambienti e dell’experience.
Si è tenuto uno study tour per una delegazione colombiana di imprenditori colombiani per una missione commerciale organizzata da Camera di Commercio Italiana per la Colombia.
La docente Elisa Astori ha parlato del modello italiano relativo al tema Furniture Design – The Italian Way, delle ragioni e del successo del made in Italy nel mondo, presentando alcuni casi studio di imprese italiane e completando questa parte introduttiva con una visita guidata presso le aziende italiane presenti al Fuorisalone.
Lo study tour si inserisce all’interno della relazione strategica che POLI.design sta tenendo con la Camera di Commercio Italiana in Colombia per il trasferimento e scambio di competenze in ambito Design.
A partire dal suo libro “L’età dell’eccellenza. Innovazione e creatività per costruire un mondo migliore” il designer e manager di spicco internazionale Mauro Porcini, in compagnia del Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, ci hanno condotto in un’immersione, pratica e teorica, in questo nuovo ed elettrizzante Rinascimento: un’epoca in cui l’uomo è tornato a essere il soggetto e l’oggetto di ogni innovazione, e in cui la creazione di un mondo migliore è solo a un prototipo di distanza. Un viaggio alla scoperta dell’età dell’eccellenza, lo straordinario momento che stiamo vivendo, in cui le possibilità date dalla tecnologia, dalla globalizzazione e dalla rapidità di comunicazione permettono a qualunque creativo di dare vita a prodotti in grado di competere e superare in successo quelli dei colossi di settore.
Tra gli eventi centrali della Design Week, grazie alla collaborazione tra BASE e Sistema Design del Politecnico di Milano è nato il Public Program ‘Progettare la prossimità’, appuntamento fisso del Fuorisalone per cinque serate, che si è tenuto a BASE all’ombra di GAIA, l’installazione dell’artista Luke Jerram dedicata al pianeta Terra. Ogni giorno due dibattiti hanno visto esperti del settore, accompagnati in dialogo dai docenti del Dipartimento e della Scuola di Design del Politecnico di Milano, per indagare punti di vista diversi su altrettante tematiche correlate alla città di prossimità, dai Servizi per il quartiere allo Spazio pubblico in trasformazione, alle piattaforme ed economie della prossimità.
Da questa collaborazione è nata anche la mostra ‘Designing the proximity’, dedicata a 30 progetti di studenti della Scuola del Design e di POLI.design che hanno offerto diverse interpretazioni del termine “prossimità”, che sono presentati dal 5 all’11 settembre negli spazi dell’ex Ansaldo durante la settimana del Fuorisalone, nell’ambito di ‘We Will Design’.
Progetto sviluppato durante il corso di Temporary Spaces 2 “Ephemeral”, Corso di Laurea Magistrale in Interior and Spatial Design, Scuola del Design, Politecnico di Milano, A.A. 2020/2021
Titolo del progetto: Block 2: magazzini raccordati
Docenti: Anna Meroni, Davide Fassi
Tutors: Martina Mazzarello, Francesco Vergani
Progetto sviluppato durante il corso di Anthropology of Communication, Corso di Laurea Magistrale in Design della Comunicazione, Scuola del Design, Politecnico di Milano, A.A. 2020/2021
Titolo del progetto: O_city. A city that follows the rhythm of humans. When space meets time.
Docente: Derrick De Kerckhove
Tutors: Katarina Radovic, Federico Alberto Brunetti.
Progetto sviluppato durante il corso di Temporary Spaces 2 “Ephemeral”, Corso di Laurea Magistrale in Interior and Spatial Design, Scuola del Design, Politecnico di Milano, A.A. 2020/2021
Titolo del progetto: Merano
Docenti: Anna Meroni, Davide Fassi
Tutors: Martina Mazzarello, Francesco Vergani
Progetto sviluppato durante il corso di New Interiors 2 “Voliere Aperte. Building, dwelling, thinking Milan.” Corso di Laurea Magistrale in Interior and Spatial Design, Scuola del Design, Politecnico di Milano, A.A. 2020/2021
Titolo del progetto: Core. Point of contact.
Progetto sviluppato durante il corso di Product Service System Design Studio “CityMatters_tangible & intangible products, services, systems & spaces”. Corso di Laurea Magistrale in Product Service System Design, Scuola del Design, Politecnico di Milano, A.A. 2020/2021
Titolo del progetto: Mudha. Forget stuff and get wet.
Docenti: Peter Di Sabatino, Luisa Collina, Laura Galluzzo
Tutors: Ilaria Bollati, Claudia Mastrantoni, Martina Mazzarello, Maddalena Mazzocchi
“Il termine VODY nasce da due parole: “Void”, lo spazio vuoto e “body”, il corpo umano.” L’uomo entra nello spazio, riceve la vita e diventa una cosa sola con l’automobile.
Abbiamo creato VODY per esprimere questa idea. Toyota Boshoku Design ha sempre avuto come primario interesse il design incentrato sull’uomo. Come sarà un’auto con sedili e interni incentrati sull’uomo, che hanno origine dall’uomo? Una possibile risposta è: un’auto con sedili che si adattano alla forma del corpo. VODY è proprio questo. Sedili personalizzati per i passeggeri, fatti su misura. Come tutti sapete, le persone possono essere alte, piccole, grasse o magre. La forma del corpo umano varia da persona a persona. Si sopporta l’essere seduti ma, se vi fosse un sedile che cambia forma in base ai dati, sopportare non sarebbe più necessario. VODY può essere applicato non solo ai sedili dell’auto ma anche alle sedie da ufficio. Tutto si può fare con VODY.
VODY utilizza le informazioni biologiche, in particolare quelle della respirazione. La percezione del respiro sincronizza l’uomo con l’interno dell’auto in modo simile a quando si va a cavallo e ci si sincronizza con il suo respiro. Ad esempio, il motore si avvia quando il respiro del guidatore è sincronizzato con l’interno dell’auto. In modalità meditazione, l’auto guida il respiro del guidatore. Questa idea si esprime nei display e negli interni. Non si adatta semplicemente alle condizioni della persona, ma interagisce con essa.
Questo è il tipo di interni che stiamo cercando di creare. Vogliamo creare un nuovo rapporto uomo-auto. L’auto percepisce, prevede e si adatta sempre alle condizioni della persona e ha così su di essa un effetto positivo. Abbiamo creato VODY con l’obiettivo di armonizzare e sincronizzare persone e automobili.
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Una variopinta African House ha ospitato opere di design provenienti da diversi paesi dell’Europa grazie al progetto SEE ME IN, finanziato dai fondi europei Interreg Central Europe e coordinato da Fondazione Politecnico di Milano, che vuole valorizzare le attività imprenditoriali di artigiani e artisti nati fuori dalla Comunità Europea, ma regolarmente residenti in uno dei suoi paesi.
Il progetto ha trasformato una falegnameria a La Stecca 3.0 in uno spazio aperto dove differenti culture si sono potute parlare e confrontare, nel nome dell’arte e del design, generando mix creativi e sinergie artistiche grazie alla partecipazione della sartoria sociale milanese Kechic, alla designer croata PURO AMOR, ai creatori d’arredo ungheresi di MULTIPRAKTIK, ai suonatori italiani di DJELISO e al mobilificio sociale tedesco [p3]-Werkstatt.
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Florim, con un’innata passione per la bellezza e il design, produce da 60 anni superfici ceramiche per tutte le esigenze dell’edilizia, dell’architettura e dell’interior design. Guidata da Claudio Lucchese, figlio del fondatore Ing. Giovanni Lucchese, l’azienda ha un passato radicato nel distretto ceramico di Sassuolo (MO) ed un presente da trend setter internazionale del settore.
Il Gruppo conta oggi circa 1.400 dipendenti nel mondo e un fatturato di oltre 400 milioni di euro. Sinonimo di qualità, competenza, ricerca tecnica ed estetica, è noto al mercato con diversi marchi italiani di alta gamma e un brand rivolto al mercato nordamericano. Con unità produttive all’avanguardia, società commerciali, partnership in Europa, America, Asia e Flagship Stores o spazi monomarca, l’azienda è ben posizionata nei più importanti distretti del design a livello mondiale.
La strategia orientata alla qualità, all’innovazione e alla sostenibilità si unisce all’impulso creativo e all’impegno dei propri collaboratori per trasformare il valore noto come “Made in Italy” in MADE IN FLORIM.
L’azienda, dopo aver cambiato il proprio statuto ed essere diventata Società Benefit, ha ottenuto nel 2020 la certificazione B Corp, il più importante riconoscimento che accomuna le aziende trasparenti, sostenibili e rigenerative.
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Uno spazio innovativo, più di 600 mq di superficie espositiva su due piani, che ospita tutti i marchi del Gruppo Porcelanosa, ha mostrato una straordinaria selezione delle ultime tendenze in ceramica per pavimenti e rivestimenti, materiali naturali, cucine, bagni e soluzioni costruttive. Consulenti per la scelta e il design dei prodotti, qualità e assistenza personalizzata sono solo alcune delle caratteristiche che fanno dello showroom di Milano – Piazza Castello, 19 – una realtà unica nel suo genere a disposizione sia dei privati che dei professionisti del settore dell’architettura e dell’interior design.
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