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Fra sperimentazione e storia della profumeria, la seconda edizione del Corso Executive in Olfactive Design chiude con un’esperienza di due giorni nei laboratori di Fragonard a Parigi e di Givaudan a Nanterre.
La seconda edizione del Corso Executive in Olfactive Design termina con un’esperienza esclusiva, una due-giorni di visite e workshop nel laboratorio e museo di Fragonard e nella sede di un colosso del settore come Givaudan, un’iniziativa organizzata dal co-direttore del Corso in Olfactive Design Roger Schmid, tra i più grandi esperti mondiali del settore. I partecipanti, sotto la guida dei maestri della più antica parfumerie di Parigi, hanno realizzato fragranze uniche che potranno utilizzare fra poche settimane, trascorso il periodo di riposo. Di seguito, grazie alla visita al museo dell’azienda, hanno potuto immergersi nella storia di Fragonard, storia che corre in parallelo con quella delle tecniche di estrazione e profumeria in Francia.
Il giorno successivo, presso la sede di Nanterre di Givaudan, il focus è stato esteso anche alla profumeria ambientale, a beauty, care, prodotti per biancheria, per il corpo, per i capelli, per l’igiene personale e della casa. Fondamentale e rivolto al futuro l’approfondimento sull’impiego dell’AI nei processi di composizione, produzione e valutazione delle fragranze. L’esperienza si è conclusa con una sessione di “evaluation” che ha beneficiato del kit realizzato da Givaudan esclusivamente per il Corso in Olfactive Design, strumento con essenze naturali e artificiali donato ai partecipanti affinché continuino nel loro training olfattivo.
“Entrare in contatto con le realtà presenti sul mercato e con brand consolidati è fondamentale completare il quadro di competenze per diventare Olfactive Designer. Allo stesso tempo, le aziende del settore possono conoscere il programma formativo e scoprire nuovi talenti per avviare eventuali percorsi professionali di collaborazione”, precisa Anna Barbara (Presidente di POLI.design e Direttrice Scientifica del Corso). Company visit e workshop sono anche opportunità per consolidare i rapporti fra partecipanti. Dalla prima edizione del Corso, per esempio, è nato Collettivolfattivo, che ha portato a collaborazioni e pubblicazioni scientifiche condivise tra i partecipanti al Corso.