Comunicazione
EARLY BIRD 10% per iscrizioni ai Master Universitari e Corsi Executive in partenza nei prossimi mesi
Fondazione Symbola, Deloitte Private e POLI.design presentano “Design Economy 2023”, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza del valore del design per la competitività del sistema produttivo nazionale
Fondazione Symbola, Deloitte Private e POLI.design, con il supporto di ADI, Circolo del Design, Comieco, AlmaLaurea e CUID hanno presentato oggi i risultati del report “Design Economy 2023”. L’obiettivo del report è quello di accrescere la consapevolezza di come il design possa apportare valore nel sistema produttivo nazionale.
Hanno presentato il rapporto presso l’ADI Design Museum di Milano, Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy; Ernesto Lanzillo, Deloitte Private Leader; Francesco Zurlo, professore di POLI.design e preside della Scuola del Design del Politecnico di Milano; Luciano Galimberti, presidente ADI; Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola.
“Il report restituisce un settore in crescita con un alto numero di addetti, con nuovi corsi e nuove strutture dedicate con prospettive di sviluppo interessanti – dichiara Francesco Zurlo, – cogliendo dai temi della sostenibilità, ulteriori spunti che aggiungono alle qualità della bellezza e della funzionalità nuovi valori, legati all’ambiente, all’equità sociale, al ruolo della cultura del progetto”.
Infatti dal report emerge che il tema della sostenibilità sta diventando sempre più rilevante, e l’87,4% dei soggetti intervistati ne sottolinea l’importanza nei progetti in corso, quota che arriva al 96,5% nel caso delle PMI.
A questa centralità corrisponde una consapevolezza diffusa nei livelli di competenza, considerati alti o medi dall’86,9% degli intervistati, con una accentuazione per le organizzazioni di maggiore dimensione (97,1%). Per contro, la presenza di un livello minimo di competenze riguarda solo il 2,8% del totale.
Da quanto emerge l’Italia è il paese europeo con il maggior numero di imprese in ambito del design (36 mila, 6 mila più dell’anno scorso), 63 mila lavoratori e generano un valore aggiunto pari a 2,94 mld.
Anche quest’anno Milano si conferma capitale del design, che ospita una delle più grandi manifestazioni mondiali di design: il Salone del Mobile. A Milano si concentra il 14,3% delle imprese (con una presenza molto elevata di liberi professionisti e lavoratori autonomi, quasi il 65% del totale), il 18,4% del valore aggiunto prodotto e il 14,2% dell’occupazione nazionale.
Anche nel campo dell’educazione, l’Italia si conferma uno dei paesi con un’alta sensibilità. Il Bel Paese conta intatti 91 istituti accreditati dal Ministero dell’Istruzione: 28 Università, 16 Accademie delle Belle Arti, 15 Accademie legalmente riconosciute, 26 Istituti privati autorizzati a rilasciare titoli AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) e 6 ISIA (Istituti Superiori per Industrie Artistiche). Per un totale di 303 corsi di studio, distribuiti in vari livelli formativi e in diverse aree di specializzazione. Il Politecnico di Milano in particolare è uno dei poli di eccellenza del settore, confermandosi anche quest’anno nella top ten delle migliori università a livello mondiale (QS World University Rankings by Subject) nel Design.